NATIVITÀ DI SAN GIOVANNI BATTISTA
Оригинальный размер изображения Предпросмотр

GIOVANNI BALDUCCI, detto COSCI

NATIVITÀ DI SAN GIOVANNI BATTISTA

Fine del XVI secolo

olio su legno

71 x 55 cm

Inv.: 132

Sul verso della tavola in alto si osserva la scritta: VASARI; in punti diversi, tre sigilli rossi di ceralacca.

Il soggetto viene menzionato solo nel Vangelo secondo Luca (Lc 1,57-64). Nella nostra composizione è rappresentata la versione – che risale alla Leggenda aurea – secondo cui alla sua nascita era presente la Vergine Maria, che tiene il neonato Giovanni tra le braccia.

Nella collezione Jusupov l’autore del quadro era considerato Giorgio Vasari, e la scritta sul verso dell’opera fa pensare che tale definizione abbia una lunga tradizione; il soggetto era inizialmente interpretato come Natività di Cristo, e successivamente come Natività della Madonna. Vipper (verbalmente) lo attribuiva a Naldini, e Lazarev (Lasareff 1966), pubblicò il quadro sotto il nome di questo artista, rifacendosi al suo affresco nella cappella Altoviti, nella chiesa di Santa Trinità dei Monti a Roma, di cui considerava l’opera del Museo Puškin come un modello-schizzo. L’attribuzione attuale appartiene all’autrice del catalogo.

La piccola composizione raffigurante la Nascita di Giovanni Battista dipinta da Naldini è situata sulla volta della cappella. Nonostante la somiglianza di singoli motivi, nell’insieme si differenzia dall’opera del Museo Puškin. I dipinti che presentano affinità con il nostro quadro per tipologia dei personaggi e maniera esecutiva, in passato erano generalmente collegati a Naldini, ma ultimamente vengono riferiti alla cerchia di opere del suo allievo Giovanni Balducci, la cui attività sta diventando oggetto di maggior attenzione. La composizione moscovita trova analogie con una serie di opere dell’artista, tra cui la Nascita di Giovanni Battista e la Predicazione di Giovanni Battista, eseguite per la chiesa di San Giovanni dei Fiorentini a Napoli.

La menzionata Nascita di Giovanni Battista della chiesa napoletana, risolta in un formato orizzontale, è notevolmente alterata dal restauro, che ha danneggiato soprattutto i volti; tuttavia motivi delle singole figure presentano stretti paralleli con il quadro qui pubblicato.

Un disegno preparatorio per la composizione del Museo Puškin è conservato al museo Albertina di Vienna (inv. 589; Birke, Kertesz 1992, p. 321; senza rimandi al nostro dipinto); in passato era attribuito a Naldini, mentre attualmente, secondo l’attribuzione di Pouncey, viene riconosciuto di mano di Balducci. Rispetto al disegno, nel quadro si evidenziano piccole modifiche, in particolare manca una figura femminile nel gruppo in primo piano, e a destra cambia la posa della donna seduta al camino (nel disegno lo stesso camino è mancante).

Provenienza: Fra il 1827 e il 1837 fu acquisito per la collezione dei principi Jusupov (inizialmente nella loro dimora moscovita, dal 1837 a Pietroburgo); nel 1919 dalla collezione Jusupov è passato al Museo Rumjancev; dal 1924 si trova al Museo Puškin.

Materiali d’archivio: Inventario Jusupov 1837, f. 66, n. 237 [della dimora a Mosca], cassa n. 46 (qui e di seguito: Vasari, Natale di Cristo); Registro della quadreria Jusupov 1837, f. 5vv., n. 237 [della dimora a Mosca], cassa n. 46; Inventario Jusupov 1850, f. 130 v., n. 26, Nikolaevskaja [a San Pietroburgo, palazzo sulla Mojka] (Vasari, Natività della Madonna).

Mostre: 1918 Mosca, cat., n. 126 (Vasari, Natività della Madonna).

Bibliografia: Musée Youssoupoff 1839, p. 67, n. 319 (Vasari, Natività della Madonna); Lasareff 1966, рp. 586, 589, 590, tav. 380; Markova 1992, p. 172; Guida del Museo Puškin 1994, p. 99; Cat. Museo Puškin 1995, pp. 106-107, ill.; Markova 2002, pp. 79-81, n. 35.

Сайты Музея