AGNOLO BRONZINO
SACRA FAMIGLIA CON SAN GIOVANNINO (MADONNA STROGANOV)
Inizio del 1540 anni
olio su tela (trasporto da tavola), preparazione a tempera
117 х 99 cm
Inv.: 2699
A destra si rileva la firma (su un sasso), con alcune lettere del nome: BR[onzin]O / FIOR.
A retro della tela appare la scritta: trasferito da Legno su tela a Sanpietroburgo. Restauratore F. Tabuncov. Anno 1857.
La raffigurazione della Sacra Famiglia compare nell’arte occidentale, e anche in quella italiana, solo a partire dal XV secolo.
L’attribuzione dell’opera è tradizionale. Nella collezione A.S. Stroganov, di cui il dipinto entrò a far parte all’inizio del XIX secolo, era considerato una delle opere più importanti, come testimoniano alcune parole del conte stesso: «Il quadro... può essere considerato uno dei capolavori dell’artista, contemperando perfettamente in sé le componenti più essenziali dell’arte: composizione, disegno, colorito, stile aulico, una bellezza delle forme degna di Raffaello, una nobiltà ed esattezza del disegno paragonabili a Michelangelo, la grazia del Correggio, il colorito della scuola veneziana» (Galerie A. Stroganoff 1807).
Lazarev (Lasareff 1923) in un suo articolo giovanile tentò di identificare l’opera della collezione del Museo Puškin con il quadro dipinto per Carlo Gherardi da Pistoia. Lo studioso riteneva inoltre che dei sei quadri di questo soggetto ricordati dal Vasari, quello moscovita fosse il più tardo, dipinto negli anni ‘50. Questa datazione (tra il 1555 e il 1560) venne sostenuta anche da McComb (1928), mentre Voss (1920) la anticipava agli anni ’30.
A questo riguardo è giusto l’appunto di Cecchi, che scrisse, a proposito del quadro dipinto per Carlo Gherardi: «Da tempo è stato identificato all’unanimità con la Sacra Famiglia Stroganov del Museo di Belle Arti Puškin, ma non si capisce su quale base» (Cecchi 1996). A proposito del quadro dipinto per Carlo Gherardi, il Vasari scrive letteralmente: « A ser Carlo Gherardi da Pistoia, che in sin da giovinetto fu amico del Bronzino, ... fece un quadro di Nostra Donna, che è delle più belle cose che abbia mai fatto, perché ha disegno e rilievo straordinario» (Vasari - Milanesi 1881, VII, p. 601).
Una copia della «Sacra Famiglia», un tempo a Berlino, appartiene ora a una collezione privata di New York (Fotografia KHI in Florenz, inv. 299718).
La «Sacra Famiglia» venne realizzata a incisione (silografia) da Michail Ivanov (1781/83-1839) su disegno di Egor Skotnikov (1780-1843) in un album di stampe dei quadri della collezione A.S. Stroganov (Galerie A. Stroganoff 1807; 1835).
Provenienza: all’inizio del XIX secolo il dipinto fu acquisito dal conte A.S. Stroganov, di Pietroburgo; nel 1922 dal Museo del palazzo Stroganov (Pietrogrado) il quadro fu trasferito all’Ermitage, che a sua volta, nel 1928, lo consegnò all’organizzazione commerciale sovietica «Antikvariat»; nel 1932 l’opera entrò a far parte della collezione del Museo Puškin.
Mostre: 1897 Pietroburgo, Cat. p. 108 N. 31; 2004-2005 Roma-Mosca, N.II.II.23; Dresda 2009
Bibliografia: Galerie A. Stroganoff 1807, f. N. 5; Galerie A. Stroganoff 1835, f. N. 3; Harck 1896, p. 431; Benois 1901, pp. 170, 176; Schulze 1909, p. XXVI; Schulze 1911, p. XXVI; Voss 1920, p. 212; Museo Palazzo Stroganov 1922, p. 10; Lasareff 1923, pp. 251-255, 257, Tav. 106, Abb. 2; McComb 1928, pp. 31, 68, 691; Berenson 1932, p. 115; Berenson 1936, p. 99; Berenson 1963, I, p. 43; Baccheschi 1973, p. 103, N. 106, ill.; McCorquodale 1981, p. 115, pl. 78; Lecchini Giovannoni 1991, p. 216, cat. N. 3, fig. 4 (Alessandro Allori); Markova 1992, pp. 168, 169, ill.; Cat. Museo Puškin 1995, pp. 86, 87 ill.; Cecchi 1996, p. 73, ill. 74; Markova 2002, I, pp. 106-109, N. 50; Da Giotto a Malevič 2004, p. 136, N. II. II. 23; Markova 2002, I, pp. 106-109, N. 50.