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La pittura italiana tra il XV e l’inizio del XVI secolo ci introduce nel periodo del processo di formazione e di fioritura dell’arte rinascimentale. Fondamento ideale della cultura italiana del Rinascimento è l’umanesimo, e una delle sue componenti fondamentali è l’apertura e la profonda assimilazione creativa della tradizione del mondo classico. L’arte di quest’epoca proclama un’altissima concezione dell’uomo e della sua vocazione. Nelle loro opere gli artisti rappresentano il mondo circostante basandosi sulle scoperte della scienza, elaborando i principi della prospettiva lineare, studiano l’anatomia umana e le leggi dell’illuminazione. Il centro culturale più importante nel periodo del Primo Rinascimento (XV secolo) è Firenze. A Sandro Botticelli, uno degli artisti più illustri del tempo, appartiene un’«Annunciazione» colma di emozione interiore, attribuita all’ultimo periodo della sua attività. L’elevata concezione dell’uomo si rispecchia nel quadro «Ritratto di giovinetto nei sembianti di san Sebastiano» di Boltraffio, uno dei maestri milanesi di Leonardo da Vinci. Nell’epoca rinascimentale conosce una splendida fioritura la scuola veneziana, rappresentata nella collezione del museo da opere di Jacopo Palma il Vecchio, Tiziano, Paris Bordone, Savoldo, Veronese, Jacopo Palma il Giovane e altri. |
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