BERNARDINO LUINI
MADONNA CON BAMBINO
Al momento della sua acquisizione dal conte Italinskij, il quadro era considerato opera di Leonardo da Vinci. Tale attribuzione si mantenne all'Ermitage, dove successivamente il dipinto fu collegato a Bernardino Luini; sotto il suo nome esso pervenne al Museo Puškin. Harck (1896) lo riteneva un'opera giovanile del maestro. Ottino della Chiesa lo menzionava tra le versioni migliori di questa composizione, rilevando l'assenza di repliche («...una delle più alte Madonne del nostro, senza repliche», Ottino della Chiesa 1956).
Allievo di Ambrogio Bergognone, Luini si formò definitivamente sotto l’influsso di Leonardo e degli artisti che frequentavano la sua bottega milanese. Questo si denota chiaramente nel severo schema compositivo del quadro appartenente al Museo Puškin, che risale a Leonardo e trova sviluppo in varie opere dipinte da Luini sul medesimo soggetto. Secondo Ottino della Chiesa, tra esse la più simile è la Madonna con il Bambino con una mela in mano, dei Musei Statali di Berlino (Gemäldegalerie Berlin 1996, Cat. 217), in cui, tuttavia, si ravvisa più distintamente un’affinità tipologica con Leonardo. Lo schema generale si ripete in varie altre opere, tra cui i quadri delle collezioni Wallace di Londra e Litta Modignani di Milano (Ottino della Chiesa 1956, fig. 92-93), dove lo sfondo viene risolto attraverso un motivo paesaggistico. Analoghe soluzioni presentano le figure della Madonna e del Bambino nella tela Madonna del Rosario alla Pinacoteca di Brera di Milano (inv. 289), uno dei dipinti più celebri di Luini.
Fu riprodotto in un’acquaforte da Ignatius Sebastian Klauber (1753-1817) sotto il nome di Leonardo, per il terzo volume, inedito, della Galleria all’Ermitage curato da Labenskij.
Provenienza: Nel 1811 venne donato all’imperatore Alessandro I dall’ambasciatore russo a Roma, conte A.Ja. Italinskij; nel 1829 fu collocato all’Ermitage; dal 1930 si trova al Museo Puškin.
Bibliografia: Labensky 1805 (riprodotto in incisione; qui e di seguito: Leonardo da Vinci); Livret 1838, р. 72, n. 37 (Leonardo da Vinci; rilevata la somiglianza con la maniera di Luini); Somov 1859, p. 35 (qui e di seguito, Bernardino Luini); Cat. Ermitage 1863, p. 24, n. 71 (il numero si conserva in tutti i cat. Ermitage fino al 1916); Cat. Ermitage 1863, p. 20; Waagen 1864, p. 55, n. 71; Harck 1896, p. 422; Neustroev 1898, p. 18; Williamson 1899, p. 135; Berenson 1907, p. 251; Williamson 1907, p. 135 (con l’osservazione che il quadro era notevolmente ritoccato); Cat. Ermitage 1909, p. 73, n. 71; Wrangell 1909, tav. 16; Liphart 1928, p. 35; Lazarev 1930, p. 19; Berenson 1936, р. 271; Ottino della Chiesa 1956, p. 81, n. 76, fig. 90 (erroneamente, indicato come appartenente all’Ermitage); Markova 1992, p. 114, ill.; Cat. Museo Puškin 1995, p. 104, ill.; Markova 2002, I, pp. 162-163, n. 87.