FUGA IN EGITTO
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PIER FRANCESCO CITTADINI, detto MILANESE

FUGA IN EGITTO

Del XVII secolo

olio su rame

43,3 x 34 cm

Inv.: 2850

Il soggetto evangelico è narrato in Mt 2,13-15. La variante iconografica del tema della Fuga in Egitto con la raffigurazione di una piccola imbarcazione che traghetta la Sacra Famiglia attraverso un fiume si diffuse all’epoca della Controriforma, dopo il Concilio di Trento.

Il quadro giunse al museo come opera di un maestro olandese del XVII secolo; l’attuale attribuzione appartiene all’autrice del catalogo.

Dopo il primo apprendistato a Milano presso Daniele Crespi, nel 1630 il Cittadini passa a Bologna entrando nella bottega di Guido Reni. Negli anni quaranta il pittore si reca a Roma dove, a contatto con gli artisti nordici, olandesi e fiamminghi, si è maturato il suo interesse per la pittura di genere – paesaggio, ritratto e natura morta.

Nel patrimonio artistico di Cittadini occupano un posto importante le scene che si sviluppano su sfondi paesaggistici. Nei quadri Lot e le figlie e Agar e l’angelo della Gemäldegalerie di Dresda l’artista usa procedimenti affini di costruzione della composizione e dello spazio, in cui il movimento si sviluppa dal primo piano in direzione dell’orizzonte. L’effetto è rafforzato dalla maniera pittorica abbastanza fluida, come si rileva in particolare nella resa del panneggio e nella caratteristica raffigurazione del fogliame. Il tipo di figure del quadro del Museo Puškin si ripete quasi alla lettera in entrambe le opere di Dresda (Riccomini 1961, pp. 362-373, tav. 173 a, b).

Provenienza: Nel 1937 è stato acquistato da Kruglov, Mosca.

Mostre: 1997 Tokio-Tendo-Okazaki-Akita, cat. n. 11.

Bibliografia: Markova 1992, pp. 206-207, ill.; Cat. Museo Puškin 1995, p. 212, ill.; Markova 2002, II, p. 358, n.  316.

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