GIUSEPPE MARIA CRESPI, detto SPAGNOLO
NINFE DISARMANTE AMORINI
Dipinto nel periodo senile dell'arte del maestro, intorno al 1730, il quadro testimonia il ridestarsi in Crespi di un interesse per la tematica da lui elaborata nel periodo giovanile, nell'ultimo decennio del XVII secolo. In queste opere Crespi pagava un tributo al suo predecessore bolognese, Francesco Albani, che aveva introdotto nella pittura europea una nuova concezione del tema mitologico, anticipando per molti aspetti lo stile rococò. Singoli motivi della composizione moscovita si incontrano in opere dei musei di Lipsia, New York e in altre collezioni.
Provenienza: nel 1930 giunse al Museo dall'organizzazione «Antiquariato» di Leningrado.