ALLEGORIA DELLA FEDE
Оригинальный размер изображения Предпросмотр

GUERCINO (GIOVANNI FRANCESCO BARBIERI)

ALLEGORIA DELLA FEDE

Circa 1634

olio su tela

117 х 92 cm

Inv.: 201

La Fede (lat. Fides) è una delle tre virtù teologali, accanto alla Speranza e alla Carità. In base alla tradizione iconografica, è raffigurata con sembianze femminili, con alcuni attributi caratteristici. Nella destra regge un calice, sopra il quale è visibile un’ostia, simboli dell’Eucarestia; la sinistra invece sfiora il petto, con un gesto caratteristico di questo tipo di raffigurazioni.

Il quadro era tradizionalmente considerato un’opera di Guercino e sotto questo nome pervenne al museo; seguendo l’ipotesi di Liebman, per qualche tempo venne attribuito a Cristofano Allori, come si vede dal catalogo della mostra del 1961. Nel 1966 Denis Mahon appoggiò (verbalmente) l’attribuzione precedente al Guercino che trova una conferma anche nella firma apposta a un’acquaforte, realizzata nel 1783 da Francesco Rosaspina (1762-1841), che riproduce un originale del Guercino: «Fides / Ex Tabula Francisci Barbieri in Aedibus Com. Sen. Hieronimi Ranuzzi» (Alberghini 1991, n. 151; Bernucci, Pasini 1995, pp. 12-13, fig. 3). Da questa scritta si deduce che il quadro della collezione del Museo Puškin, rimase dall’inizio fino al 1783, in casa del senatore Girolamo Ranuzzi a Bologna.

Nel Libro dei conti, tenuto dal 1629 dal fratello minore del Guercino, Paolo Antonio Barbieri, non compare nessun dipinto con il titolo del quadro del Museo Puškin. Si può supporre che venisse registrato come «un quadro di mezza figura», e in questo modo impossibile a identificarsi. Basandosi sullo stile dell’opera, Mahon ha proposto di datare la tela moscovita intorno al 1634.

Una copia del quadro, eseguita da I. Akimov nel 1776, è conservata nel Museo d’arte Sinebrychoff di Helsinki. Nei cataloghi del museo (Supinen 1988, p. 10, inv. A 1414) viene indicata come copia di un originale di Allori (senza nome), che si trova all’Ermitage.

Rosaspina riprodusse in un’altra acquaforte, anch’essa del 1783, una seconda composizione analoga con una figura femminile. Modificando un po’alcuni particolari, la trasformò nella raffigurazione di santa Lucia (Bernucci, Pasini 1995, fig.4).

Provenienza: Nel XVII-XVIII secolo il quadro si trovava nella collezione del senatore Girolamo Ranuzzi, Bologna; nel 1920 passò dalla collezione dei conti Voroncov-Daškov (Pietroburgo) all’Ermitage; dal 1924 appartiene al Museo Puškin.

Mostre: 1923 Pietrogrado, sala 1 (Guercino); 1961 Mosca, p. 13, ill. (Cristofano Allori); 1997 Tokio-Tendo-Okazaki-Akita. cat. n. 9 (Guercino).

Bibliografia: Žarnovskij 1924, p. 39; Markova 1992, p. 197, ill.; Cat. Museo Puškin 1995, p. 147, ill.; Markova 2002, II, pp. 87-88, n. 63.

Сайты Музея