BACCANALI
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ALESSANDRO MAGNASCO

СПЕРА, КЛЕМЕНТЕ

BACCANALI

Tra il 1720 e il 1730

olio su tela

112 х 176 cm

Inv.: 100

La tela della collezione del Museo di Belle Arti è uno dei due quadri dedicati al soggetto dei baccanali, che nel XVIII secolo si trovavano nella collezione del conte Ivan Ivanovič Šuvalov. Si tratta di splendidi esempi della collaborazione artistica fra Magnasco e Clemente Spera, celebre maestro nella pittura di «ruderi». L'altra opera si trova all'Ermitage.

Nella composizione architettonica di Spera, il Magnasco inserì ad arte le figure di satiri, satiresse e ninfe, come pure statue che sembrano vive all'interno di nicchie e su frontoni di templi in rovina, e svariati oggetti – anfore, fiaccole, strumenti musicali – abbandonati a terra oppure appesi alle colonne e alle pareti degli antichi ruderi.

Gli studiosi hanno ripetutamente fatto rilevare l'originale interpretazione da parte dell'artista del tema – molto popolare nel XVIII secolo – dell'antichità classica, e lo stretto legame con il teatro, la scenografia e la musica del suo tempo. L'irrefrenabile, cupa e nel contempo raffinata fantasia dell'autore si tinge di toni malinconici, inducendo al pensiero della dissoluzione senza speranza delle grandezze del passato.

Provenienza: era nella Galleria del generale Giovanni Francesco Arese a Milano; nel 1745 fu acquistato all'interno di un lotto di 115 dipinti da G.K.Groot a Praga per l'imperatrice Elizaveta Petrovna, al fine di allestire una quadreria nel Palazzo di Caterina a Carskoe Selo; presumibilmente nel 1755 fu donato da Elizaveta Petrovna al conte I.I.Šuvalov e rimase nella sua collezione a Pietroburgo fino al 1758; passò quindi al Museo dell'Accademia di Belle Arti, a Pietrogrado, e nel 1922 fu trasferito all'Ermitage; dal 1925 si trova al Museo Puškin.

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