FRANCESCO BASSANO IL GIOVANE (FRANCESCO DA PONTE)
ESTATE. TOSATURA DELLE PECORE
La tela è pervenuta come opera di Francesco Bassano; nell’inventario del Museo Puškin appare l'annotazione: «considerata opera del Bassano». Era ritenuta un’opera della scuola di Leandro Bassano. Arslan (1960) era invece convinto che per maniera e livello artistico si avvicinasse alle opere di Francesco Bassano il Giovane.
Il quadro della collezione del Museo Puškin è una delle numerosissime repliche della composizione di Francesco Bassano appartenente alla serie delle Stagioni, la cui prima versione era stata dipinta da Jacopo Bassano. Le repliche giunte fino a noi rappresentano delle rielaborazioni eseguite tra la fine degli anni settanta e il 1590 nelle botteghe dei figli di Jacopo, Francesco e Leandro Bassano. Nel testamento del 1621 Girolamo Bassano lasciò la serie delle Stagioni al proprio «garzone» Marcantonio. Ora queste opere sono nel Museo del Castello Sforzesco di Milano (inv. 71; attribuite a Jacopo o a Girolamo Bassano) e al Kunsthistorisches Museum a Vienna (in questa serie vi sono le raffigurazioni dei segni zodiacali).
Del dipinto qui riprodotto si conoscono numerose repliche e varianti, complessivamente almeno otto. Per livello artistico tra esse si distinguono i dipinti di Vienna (Maggio e giugno, scuola di Francesco Bassano, inv. 4302; Venturi 1929, IX, 4, pр. 1270-1271) e di Milano (erroneamente chiamato Primavera, attribuito a Jacopo o a Girolamo Bassano, inv. 71; Arslan 1960, I, p. 289). Esaminando la tela viennese, Arslan citava altre due varianti, appartenenti al Museo Puškin e alla Galleria Estense di Modena, e attribuiva quest’ultima a Leandro Bassano (inv. 415; Arslan 1960, I, p. 381). Le altre si trovano all’Ermitagе di San Pietroburgo (inv. 232; Fomičeva 1992, p. 67, n. 33), alla Staatsgalerie di Stoccarda (inv. 472), al Louvre di Parigi (inv. 1431), al Museo di Liberec nella Repubblica Ceca. Le tele di questo gruppo si differenziano per livello artistico; vi si osservano inoltre discordanze nella resa del paesaggio e mancano le raffigurazioni dei segni zodiacali.
Rispetto alle altre repliche, quella del Museo Puškin presenta misure leggermente inferiori, ma per maniera pittorica è una delle migliori, come appare evidente nonostante alcuni difetti di conservazione.
La composizione (con ogni probabilità nella variante di Vienna o del Castello Sforzesco) venne riprodotta in un’incisione da Jan Sadeler il Vecchio (1550-1600 circa), con la partecipazione del fratello Raphael (1555-1628; Le Blanc 1854-1856, III, p. 400, n. 180; Hollstein 1954-1999, XXI - 1980, p. 166, n. 507; 1980, XXII - 1981, p. 149, n. 507, ill.)
Provenienza: Dalla collezione S.A. Kusevickij di Mosca è passato alla Galleria Tret'jakov; dal 1924 si trova al Museo Puškin.
Mostre: 1915 Mosca, cat. N. 4 (scuola di Leandro Bassano).
Bibliografia: Ettinger 1915, p. 66 (scuola di Leandro Bassano); Arslan 1960, I, pp. 357, 381 (affine a Leandro Bassano); Markova 1992, p. 153, ill.; Cat. Museo Puškin 1995, p. 82, ill.; Markova 2002, pp. 84-86, n. 38, ill.