ORAZIONE NELL’ORTO
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LEANDRO BASSANO (LEANDRO DA PONTE)

ORAZIONE NELL’ORTO

1595-1600

olio su rame

54 х 42 cm

Inv.: 2718

Iscrizione in basso a destra: «LEANDER [D]A PONTE BASSis EQVES F»

Il soggetto evangelico (riportato in Mt 26,36-46; Mc 14,32-42, Lc 22,39-46; Gv 18,1) descrive l’orazione di Cristo nell’orto del Getsemani, dove, in seguito al tradimento di Giuda, fu tratto in arresto. Pregando, Cristo esclamò: «Padre mio, se è possibile, passi oltre da me questo calice! Ma pure, non come voglio io, ma come tu vuoi» (Mt 26,39).

Al centro della composizione è raffigurato Cristo, inginocchiato dinanzi ad un angelo che gli porge il calice. In primo piano compaiono i tre apostoli che erano con lui, colti dal sonno: Pietro, Giacomo e Giovanni. A destra in lontananza balenano le luci delle torce che illuminano i soldati e la folla di popolo che stanno entrando nel giardino per catturare Gesù.

Il quadro della collezione del Museo Puškin prende a modello un dipinto firmato da Francesco Bassano (Sarasota, Museo Ringling; Arslan 1960, I, p. 222), appartenente al ciclo della Passione, eseguito alla metà degli anni ottanta del XVI secolo per la chiesa di Sant’Antonio a Brescia. A Francesco appartiene anche una variante firmata di questa composizione, già nella collezione Calamai a Firenze. Esiste anche una variante alla Galleria Palatina di Palazzo Pitti, Firenze (inv. 443; Arslan 1960, I, p. 216), senza alcuna firma, la maniera pittorica della quale ci induce, però, a ritenerla vicina alle opere di Francesco Bassano. Esiste poi un quadro su tela di formato orizzontale, del Museo Civico di Bassano del Grappa (inv. 329), che nel catalogo del museo viene attribuito a Leandro (Magagnato, Passamani 1978, p. 36); allo stesso parere, in un primo tempo, si attenne anche Arslan (Arslan 1931, p. 276), che in seguito si dimostrò più incline ad attribuire l’opera a Francesco Bassano (Arslan 1960, I, p. 214). Altre varianti di questo tema si trovano a Modena, nella Galleria Estense (inv. 416; probabilmente Leandro), a Parma, alla Galleria Nazionale (inv. 476; probabilmente Francesco), a Venezia, alle Gallerie dell’Accademia (inv. 393, 395), a San Pietroburgo, all’Ermitage (inv. 2263; bottega del Bassano).

È stata fatta l’ipotesi che il prototipo di tutte le composizioni dedicate a questo soggetto fosse un originale di Jacopo Bassano che non ci è pervenuto. Leandro era il terzogenito di Jacopo Bassano e il fratello minore di Francesco. Lavorava a Bassano del Grappa, ma dal 1588 si stabilì a Venezia. Sappiamo che Leandro portò a termine molte opere di Francesco, rimaste incompiute in seguito alla sua morte nel 1592.

Allo stesso Leandro appartengono diverse varianti e repliche della composizione Orazione nell’orto (Città del Vaticano, Pinacoteca, inv. 709; Zagabria, Museo, inv. 274; Marano di Castenaso nei pressi di Bologna, collezione Molinari Pradelli e altre), tra cui il quadro appartenente al Museo Puškin è indubbiamente l’opera più valida.

La parola « EQVES» nell’iscrizione indica che all’epoca in cui dipinse il quadro Leandro possedeva già il titolo nobiliare conferitogli dal doge Marino Grimani che salì al governo di Venezia nel 1595. Questo elemento non ci consente di datare il dipinto prima del 1595. Arslan (1960), lo data fra il 1595 e il 1600.

Il tema in esame venne ampiamente sviluppato nella bottega del Bassano, dove lavoravano tutti i membri della famiglia. Ad esempio, la composizione già citata del Museo Civico di Bassano del Grappa, che Arslan attribuì in un primo tempo a Leandro, e poi a Francesco Bassano, a nostro avviso è una replica più tarda di un soggetto dipinto in un gran numero di esemplari nella bottega di Bassano fin dall’inizio del XVII secolo. Il quadro del Museo Civico è posteriore al dipinto moscovita che forse servì all’autore da modello: è forse attribuibile al periodo successivo alla morte di Francesco, quando la bottega venne diretta da Leandro.

Provenienza: Il Museo Puškin acquistò il dipinto nel 1936 dalla signora Najaškova, Mosca.

Bibliografia: Arslan 1960, I, p. 265; II, ill. 325; Donzelli, Pilo 1967, p. 76; Magagnato, Passamani 1978, p. 36; Fomičeva 1992, p. 66; Markova 1992, pp.154-155, ill.; Cat. Museo Puškin 1995, p. 82, ill.; Markova 2002, I, pp. 82-84, n. 37.

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